ADULTI E SCOUT: UNA STORIA IN CAMMINO
1933 – Un appello che viene da lontano.
“E’ la luce alle nostre spalle che illumina il cammino da compiere” (Paolo VI)
E’ noto che il fondatore dello Scoutismo, Baden-Powell, non avvia un movimento per adulti, ne scrive un manuale per loro. Tuttavia, sono numerosi i riferimenti agli adulti che possiamo rintracciare nei suoi scritti. In particolare in uno di questi documenti egli ricorda che: “Uno degli argomenti discussi alla conferenza internazionale di Godollo (4° Jamboree, 1933) è stato quello degli “Old Scout”: ossia del mantenimento dei contatti con il movimento da parte di coloro che sono stati giovani esploratori e che successivamente si sono inseriti nella vita.
In molti paesi questi uomini vengono ora censiti come scout, e ci si attende da essi che rinnovino il loro legame con lo scoutismo, interessandosi alle attività dei gruppi scout più vicini, e facendo ciò che possono, molto o poco che sia, per aiutare il movimento in generale ma soprattutto per continuare personalmente ad osservare nella loro vita lo spirito della legge scout. (…) Purtroppo (rileva con una punta di amarezza B.P.) il motto – una volta scout sempre scout – è insegnato nel movimento scout, ma non universalmente messo in pratica. Se fosse attuato nel suo vero senso ne deriverebbe un gran profitto ai singoli e, in definitiva al mondo nel suo insieme. Per questi motivi voglio raccomandare alla vostra considerazione la questione di mantenere gli “Old Scout” a contatto con il Movimento e con i suoi ideali. Vi sono parecchi aspetti validi in questa idea e, per quanto posso giudicare, nessun inconveniente.”