“Ecco il disastro segnaletica” il dossier degli scout ai vigili
Segnali stradali pericolanti, coperti dalla vegetazione o da buste di plastica, logorati dall’incuria del tempo e dall’abbandono, sbiaditi, illeggibili, oggetto di vandalismo. È questo il panorama della segnaletica a Casandrino, che una squadriglia delle “pantere” (4 ragazze dai 14 ai 16 anni) del gruppo Scout di Casandrino I dell’Asci ha inteso attenzionare alle istituzioni. Così, armate di taccuino e telefonino, per fotografare, hanno radiografato l’intera segnaletica cittadina con un risultato avvilente soprattutto per le 4 “pantere” della squadriglia, che hanno messo a punto un vero e proprio dossier, con foto, indicazioni ed annotazioni.
Giulia Silvestre, Rosapia Brudetti, Anna Morrone e Serena Pio D’Angelo hanno consegnato il loro lavoro – indirizzato al responsabile della polizia locale, Massimiliano Russo – nelle mani del capo scout, l’avvocato Gaetano Silvestre. Poi affidato ai caschi bianchi. Nel dossiere vengono elencate e fotografate “le targhe con la denominazione delle strade, risultate illeggibili ed i cui pali di sostegno sono piegati; i segnali di stop sbiaditi e illeggibili che risultano difficili da interpretare e che aumentano il rischio di sinistri nelle intersezioni stradali; i segnali di divieto di sosta danneggiati o del tutto mancanti, con conseguente confusione tra gli automobilisti, con il rischio di congestione del traffico; la segnaletica verticale e orizzontale poco visibile perché sbiadita dagli agenti atmosferici o a causa di sporcizia ed usura.
Tutto ciò rende difficile per i conducenti di veicoli individuare le indicazioni e i limiti di velocità e infine la manutenzione carente dei pannelli indicatori di pericolo, che non forniscono un avviso tempestivo ai conducenti sulle situazioni potenzialmente pericolose che si snodano lungo le strade comunali”. Le ‘pantere’ chiedono, visti i rischi evidenti, sia per gli automobilisti che per i pedoni. “l’avvio di interventi tempestivi per ripristinare la funzionalità e la visibilità delle indicazioni stradali compromesse nelle strade interessate nonché la pianificazione di interventi di manutenzione periodica al fine di prevenire futuri danneggiamenti e garantire così la durata nel tempo della segnaletica stradale”.
Il capo scout Silvestre spiega che si è “trattato di una iniziativa spontanea, che ho sostenuto, vista la minore età delle ragazze, le quali hanno mostrato uno sviluppato senso civico e di appartenenza alla comunità. Essere scout significa imparare anche ad essere un buon cittadino”.
Giuseppe Maiello